IL MUSEO - Le origini - pag.2

      

Dopo la devastazione dei grandi bombardamenti aerei su Torino nel 1942-43, mentre Glen Miller rasserena con "Moonlight Screnade", la Sezione Malattie del Ricambio riapre la degenza e l'ambulatorio (poi Centro) cosė detto "Antidiabetico", nel 1945.
In quell'anno Bruno Bruni, volontario nell'Istituto universitario di Microbiologia, ancora diretto da Azzo Azzi, entra al Maria Vittoria come allievo frequentatore e prende confidenza con la pratica della terapia insulinica sulla modulistica originale di Fiorio.

   

   

Assistente straordinario dal 1947, trascorre interi pomeriggi in laboratorio alle prese con decine di glicemie, determinate con il metodo titrimetrico di Hagedorn-Jensen (Birger Norman Jensen, chimico farmacista, č appena scomparso, il 10 marzo 1946) su sangue capillare nei pazienti diabetici e nei conigli resi diabetici con allossana (ripetizione del procedimento se valori oltre 385!).

Per non parlare delle mattine (implacabilmente, anche quelle domenicali) al fornello Bunsen, sul quale erano in ebollizione i campioni urinari per la ricerca della glicosuria delle 24 ore con il Nylander e successiva obbligata polarimetria. La valutazione in grammi della tolleranza glicida giornaliera era ancora infatti il fondamento di ogni programma terapeutico con i "regimi di prova" da 48, 96, 144,160,192, 240 grammi di carboidrati.